Torino, modello 5Stelle

fonte: corriere.it

Grillo ieri, facendo visita alla Appendino, ha indicato l’Amministrazione di Torino come modello per i 5Stelle. Non devono parlare più di Roma, dove la Raggi sembra una studentessa spaventata prima di un esame, in attesa di suggerimenti per svolgere il compito. A Torino invece le cose vanno meglio: il sindaco almeno dimostra di capire quel che dice o gli viene detto di dire dal suo capo di gabinetto.

Appendino camperà di rendita, grazie alla buona amministrazione che ha ereditato. Diversi assessori saranno fermi, visto che i servizi e gli uffici funzionano bene. Altri pensano invece di disfare, ma hanno già cominciato a rinnegare le loro promesse. Insomma, se non si agitano troppo, possono non sfigurare. Il problema sarà tra qualche anno.

Di una cosa siamo certi: i consiglieri comunali pentastellati non faranno mancare il loro sostegno. Saranno uniti, appunto, come dimostra la foto ricordo che oggi, su tutti i giornali, li ritrae sorridenti. Pochi voti presi e poca o nulla esperienza, si augurano lunga vita per una giunta di presunti tecnici, che non hanno mai fatto parte del Movimento. E che se ne stanno, quasi tutti, ben distanti. E’ questo il modello di democrazia da esportare?

Visto che hanno rimandato la rivoluzione, sarà difficile per la squadra grillina di Torino domandarsi, ad esempio, perché era proprio necessario nominare un assessore al bilancio già in pensione e arruolato a suo tempo come direttore esterno nella giunta Ghigo. Sarà forse che anche Chiara ha fatto qualche patto oscuro con i poteri forti? Persino a Roma, l’ultimo assessore al bilancio, in quanto suggerito da uomini vicini al centrodestra di una volta, è durato qualche ora. A Torino invece è parte del modello.

Stefano Lepri

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