No alla scissione, sì a un confronto vero

 

La paventata scissione del PD - lo dico anche da vicepresidente del gruppo al Senato - va evitata ad ogni costo. Dobbiamo dare tutti prova di responsabilità. Abbiamo costruito, con non poca fatica, il Partito Democratico nella sua ricchezza e articolazione; non vogliamo che questa grande realtà, presidio della democrazia in Italia, sia messo in pericolo.

Il Congresso è necessario e utile, in questo momento, dopo la sconfitta del referendum. Le varie culture politiche (socialdemocratica, cattolico democratica, ambientalista, liberale) che hanno scritto la Costituzione italiana, che convivono all’interno del PD e che lo hanno portato a risultati elettorali di grande successo devono confrontarsi veramente.

Occorre una nuova sintesi, capace di affrontare le sfide del nostro tempo: contrasto ai populismi e alla globalizzazione selvaggia, crisi dei valori fondanti le comunità e la famiglia, denatalità, crescente povertà e precarietà in larghe fasce della popolazione e specie nel Mezzogiorno, disoccupazione giovanile, gestione dei flussi migratori, nuovo ruolo dell’Europa.

Ora è il momento della responsabilità per tutti. Il congresso non deve essere tanto una sfida tra persone, ma soprattutto il culmine di un percorso fecondo, nei territori, tra gli iscritti e gli elettori del Partito Democratico. Prevalga dunque uno spirito di reciproco rispetto e di vero ascolto. Non possiamo permetterci di mettere a rischio il futuro dell’Italia.

Stefano Lepri

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