IMPRESA SOCIALE, TRE NODI

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Con i miei emendamenti, ho provato a chiarire tre nodi che il testo della Camera non ha sciolto, anzi.

1. Il perimetro del terzo settore. L’impresa sociale è totalmente dentro il perimetro del terzo settore, senza equivoci. Si può fare impresa sociale anche come spa o srl, ma con vincoli chiari. L’emendamento che ho proposto semplicemente elimina una lunghissima definizione, dicendo semplicemente che l’impresa sociale non è altro che un ente di terzo settore che svolge beni e servizi di utilità sociale in forma imprenditoriale.

2. L’impatto sociale. Il testo della Camera afferma che l’impresa sociale ha come obiettivo il perseguimento di impatti sociali positivi. Ora, non si può negare che chi fa impresa sociale voglia migliorare il mondo e che lo voglia fare bene. Il problema è un altro: l’impatto sociale non è l’obiettivo, al massimo è l’esito, peraltro importante. Quindi l’impatto sociale sta benissimo e va valorizzato nell’articolo che riguarda il monitoraggio e i controlli, ma mi pare non possa essere considerato l’obiettivo principale dell’impresa sociale.

3. Il limite alla remunerazione del capitale. L’impresa sociale, dentro il perimetro del terzo settore, può avere anche una modesta remunerazione del capitale ma non può andare oltre quella già definita per la mutualità prevalente.
Con il mio intervento della settimana scorsa a Riva del Garda, argomento i tre nodi e la prospettiva che cercherò di sostenere attraverso l’attività emendativa e il mio ruolo di relatore.

Stefano Lepri

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