Riforma della Costituzione, il Senato approva

 

Oggi finalmente, dopo due settimane di dura battaglia parlamentare, il Senato ha approvato in terza lettura la riforma della Costituzione. Inutile, dopo tanti commenti e approfondimenti, fare il riassunto delle modifiche e dei miglioramenti: superamento del bicameralismo paritario, riconoscimento di una Camera delle istituzioni regionali e locali, ridefinizione delle competenze di Stato e Regioni che eviti contraddizioni e competenze concorrenti, razionalità al procedimento legislativo, definizione di ruoli innovativi e complementari al nuovo Senato, riduzione netta del numero dei parlamentari, ecc.

Dopo tante occasioni perdute per modificare la seconda parte della Costituzione, si è deciso di decidere. Ci sarà qualche difetto, ma non era più possibile continuare nell’ossessione della perfezione, che ha impedito per troppi anni di cambiare. Non era possibile mantenere un sistema parlamentare troppo lento, incapace di sostenere la governabilità e di fare riforme legislative con maggioranze solide.

C’è stato un lungo lavoro che ha migliorato il testo, così come è avvenuto per la riforma elettorale. Ora resta l’ultimo passaggio alla Camera e la conferma da parte del popolo attraverso il referendum. Poi saranno i fatti a dimostrare se oggi, come credo, si è scritta una bella pagina della storia democratica d’Italia.

Stefano Lepri

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