POVERI A TORINO. APPENDINO LO SCRIVE NEL PROGRAMMA. NOI LO FACCIAMO DA VENT’ANNI

fassino

I poveri a Torino (in condizione di povertà assoluta o relativa) ci sono e sono tanti, ma ciò non significa che il Comune non faccia nulla. Anzi, Torino è all’avanguardia in Italia.

Da oltre vent’anni è prevista l’assistenza economica per le persone abili al lavoro e disoccupati involontari: migliaia di persone ne hanno fruito e ne fruiscono. Si potrebbe dire: il reddito di cittadinanza noi a Torino ce l’abbiamo già. Attualmente è prevista annualmente una spesa di 6,5 milioni a favore di circa 3500 nuclei familiari, quindi ragionevolmente a favore di almeno diecimila persone. Alla faccia dell’esperienza di Livorno, portata ad esempio dai pentastellati, che riguarda sperimentalmente qualche decina di anime.

Insomma, mentre il programma 5stelle propone, noi quelle cose le stiamo facendo, e non da oggi. Certo, resta ancora moltissimo da fare. La Caritas ha ragione a ricordarci i tanti problemi aperti e una città sofferente. Ma Fassino ha anche ragione a ricordare che la città non ha mai lesinato risorse e passione. Una città, non dimentichiamolo, che ha pagato il prezzo più alto alla crisi della monocultura metalmeccanica.

Per combattere davvero la povertà occorrono ora misure strutturali di natura statale. Finalmente, quest’anno il Parlamento ha stanziato un miliardo di euro in più proprio allo scopo. E’ da Roma, più che da Torino, che devono ora arrivare risposte, e presto arriveranno.

Stefano Lepri
Senatore pd

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