Niente pulpito, per favore

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Leggo ieri e oggi che due colleghi senatori avrebbero attaccato. L’uno criticando la giunta Chiamparino, lamentando la mancanza di visione soprattutto nella logistica e nei trasporti e quindi indirettamente sollecitando un rimpasto. L’altro contribuendo a indebolire il segretario regionale: “il tema non sono le dimissioni di Gariglio, anche se al suo posto le avrei rassegnate”.

Quando si perde le colpe sono di molti, e in particolare di chi ha avuto o ha le maggiori responsabilità. Anche se molte cause della sconfitta non dipendono da vicende locali e regionali. Ma è troppo facile sentenziare senza almeno un po’ di mea culpa.

Perché, allora, qualcuno potrebbe chiedere al primo se pensa di aver lasciato un buon ricordo (e buoni risultati) quando era assessore in Regione. O potrebbe chiedere al secondo se pensa di essere esente da responsabilità per un PD, in città e in provincia, talvolta dedito alla prevaricazione interna, alla delegittimazione personale e allo scontro per fazioni, più che all’unità per il bene comune.

Se ci si prepara a fare un sano bagno di realismo e a dirci gli errori con l’impegno di tutti a superarli, ben venga. Se invece si comincia la corsa per additare e autoassolversi, magari sperando così di avere vantaggi, allora non va.

Stefano Lepri

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