Legge di stabilità, luci e qualche ombra


 

LEGGE DI STABILITA’ 2014   

Intervento svolto al Senato da Stefano Lepri

La legge di stabilità segna risultati di rilievo su parecchi fronti: riduzione costi INAIL e meno IMU sugli immobili strumentali delle imprese, incentivi alla ristrutturazione edilizia, investimenti in ferrovie e materiale rotabile, sgravi fiscali ai lavoratori dipendenti. Molto bene anche l’incremento del fondo sulla non autosufficienza.

Ci sono altre questioni, oggetto di molti emendamenti PD, che non sono state considerate e che considero in sospeso, sapendo che la razionalizzazione della spesa pubblica è un percorso faticoso. Penso in particolare ai fondi (diminuiti) per il sociale e i giovani, alle misure (immutate) di contrasto alla povertà, agli interventi mancati a favore delle famiglie numerose monoreddito, ai “lavori utili” da assegnare ai giovani in attesa della ripresa, ai fondi per la ricerca universitaria per giovani studiosi, a molte piccole opere da realizzare da parte dei Comuni, a una vera politica di internazionalizzazione dell’agroalimentare.

Queste e altre misure possono trovare copertura, nonostante il peso dell’IMU sia stato ingiustamente sottratto anche a chi poteva tranquillamente sopportarlo. Con nostri emendamenti, non considerati, avevamo ad esempio proposto di applicare davvero un contributo di solidarietà alle pensioni alte maturate con il sistema retributivo; di rivedere il modo con cui si comprano i farmaci; di ridurre i guadagni del gioco d’azzardo; di applicare una tobin tax su tutte le transazioni finanziarie.

Ho motivo di credere che la legge di stabilità sia dunque solo il primo passo di un percorso riformista che, tuttavia, deve accelerare.

Leggi il mio intervento in Aula

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Stefano Lepri  

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