LIBERA PROFESSIONE DEI MEDICI, ORA REGOLE NUOVE

Il Convegno organizzato dal gruppo consiliare lunedì scorso alla Gam ha contribuito a comprendere meglio la prospettiva di riforma della libera professione dei medici che operano, con esclusività di rapporto, nel servizio sanitario nazionale (intramoenia).

La volontà del Governo (il ministro Balduzzi era assente proprio perché, in quelle ore, presentava il provvedimento in Parlamento) è quello di regolare meglio la questione. Sarà permesso svolgere la libera professione solo dopo l’orario di lavoro. Preferibilmente i locali dovranno essere di proprietà (o in affitto) delle aziende sanitarie. Sarà possibile continuare l’attività in studi privati, a condizione che non si visiti insieme ai liberi professionisti non dipendenti del SSN e che i pagamenti siano tracciabili. Le prenotazioni dovranno avvenire in forma centralizzata e con trasparenza, distinguendo chiaramente tra gli uffici e i numeri verdi che raccolgono le richieste di visite a pagamento dalle altre. Una parte dei corrispettivi servirà per attività di prevenzione e per abbattere le liste d’attesa.

Si tratta di misure attese e giuste, che possono permettere ai medici pubblici di svolgere fuori orario di servizio la libera professione, pur entro un quadro regolato dal servizio sanitario regionale. L’unico rischio è che i tempi previsti (l’ultima proroga concessa è fino a fine anno) slittino ancora. Un vizio tutto italiano, che il Governo Monti spero sappia piegare.

Stefano Lepri

Un commento

  1. marco

    Ancora concordo con te, l’ avvio della libera professione intra moenia, credo sia stata una buona intuizione della Bindi, ma con molte problematiche attuative; le misure da te proposte credo vadano a portare a migliore compimento questa riforma,particolarmente nel senso della chiarezza e dell’ agevolazione del medico che ha scelto questa strada.

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