Commissione di garanzia provinciale del PD: garanzia di che?

 

 

Ho chiesto al Presidente della Commissione di garanzia provinciale di poter leggere gli atti relativi  all’espulsione dal PD dei tre consiglieri comunali eletti ad Avigliana. Lasciamo da parte, per una volta, il merito, e concentriamoci sulla procedura. Risposta: non vi sono atti, si sono solo confrontati. Ulteriore domanda: ma avete ascoltato “gli imputati”? Avete tenuto conto dei loro argomenti? No, mai sentiti.  Il Presidente non si ricorda neanche che una mozione, che prevedeva l’espulsione dei “reprobi”, era stata ritirata perché ci si era resi conto della forzatura.

Ora, chiedo: possibile che si possa disporre l’espulsione di tre amministratori appassionati e stavotati senza neanche chiamarli? Ma i membri della Commissione si sono domandati cosa significa “garanzia”?  Sono sicuro che non ci siano state pressioni da parte chi ha responsabilità politica, diversamente sarebbe gravissimo. Ma questa decisione, pur nel suo piccolo, per com’è stata presa mi ricorda l’Inquisizione, i tribunali militari o le purghe di Stalin: più che valutare in autonomia, si obbedisce.

Stefano Lepri

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