Immigrazione

Dobbiamo essere orgogliosi: l’Italia più di ogni altro Paese europeo si è impegnata per salvare migliaia di persone che hanno in questi anni tentato di arrivare in Europa per ragioni di persecuzione, umanitarie o economiche. Il Governo in questi ultimi mesi ha operato anche per impedire ai trafficanti di partire dai porti africani; per accordi di riammissione a fronte di cooperazione internazionale, investimenti e aiuti di vario tipo; per consentire l’effettivo rimpatrio di chi ha commesso reati.
Il disegno di legge che ho scritto e presentato insieme a molti colleghi non si occupa di tali questioni dirimenti, ma si concentra su altre senza la pretesa di uno sguardo complessivo, per integrare il Testo unico sull’immigrazione. La proposta, specie a Torino, ha avuto una larga attenzione e condivisione, anche sui giornali (La Stampa, la Repubblica).
In pillole, si perseguono diversi obiettivi, sintetizzate anche in queste slide. Vengono anzitutto definite soluzioni per l’ospitalità dei migranti, in attesa della risposta per il riconoscimento dello status di rifugiato o di persona tutelata per motivi umanitari, individuando modelli di accoglienza diffusa (La Stampa, Avvenire), da realizzare anche presso famiglie o enti di terzo settore che non sono specializzate nell’accoglienza di migranti. Si precisano poi le modalità di svolgimento di lavori socialmente utili. È previsto che i soggetti ospitanti possano garantire per il migrante, qualora sia concesso dalle Prefetture, un temporaneo permesso di soggiorno per la ricerca di lavoro. Si avanzano soluzioni innovative per favorire il rimpatrio volontario assistito, da valorizzare come strumento importante di gestione dei flussi migratori.
In questa legislatura abbiamo approvato anche una buona legge sui minori stranieri non accompagnati. Non ce l’abbiamo fatta invece sullo ius soli; il PD ci ha provato, ma non c’erano i numeri per approvarlo.