Non mi sembra vero: dopo anni di proposte, illusioni, confronti e scontri, oggi finalmente abbiamo compiuto il primo, ma decisivo, passo. La Camera ha approvato stasera la proposta di legge che istituisce l’Assegno unico e universale per i figli a carico.
Non abbiamo finito, perché servono ancora il passaggio al Senato e i decreti legislativi. E, soprattutto, servono nuovi fondi, che dovremo trovare: non sarà facile. Ma senza la cornice, cioè le fondamenta legislative che oggi abbiamo costruito, ogni ulteriore avanzamento sarebbe stato impossibile.
Un’idea che ho maturato (peraltro già applicata in altri Paesi) diversi anni fa è diventata così, via via, un patrimonio comune. Partiti, associazioni e sindacati hanno infatti progressivamente convenuto. Fin dal 2014 - con un disegno di legge largamente condiviso, poi ripresentato nel 2018 - avevamo proposto di unificare le troppe, complicate e inique misure previste per i figli. Di semplificarle e di renderle disponibili per tutti. Di garantire una continuità nell’erogazione e di potenziarne gli importi. Ecco, tutto questo è stato votato oggi.
La politica ha così scritto una bella pagina. Grazie al PD, che ci ha creduto, a cominciare dal capogruppo Graziano Delrio. E anche grazie al sostegno, all’affetto, ai suggerimenti e all’apprezzamento di tanti tra voi. Questo è il risultato di un comune sentire.