Il Presidente Conte ha finito proprio ora alla Camera il suo lungo e preciso intervento sul Mes, il Meccanismo europeo di stabilità. “Le opposizioni - ha detto subito - mi hanno accusato di alto tradimento. Avrei tenuto questa condotta per biechi interessi personali. Se fosse così sarei costretto all’istante alle dimissioni. Ma se così non è, avremmo la prova della più totale mancanza di rispetto delle istituzioni”. Conte, con assoluta dovizia di fatti e particolari, ha quindi confermato che la Lega e i suoi esponenti hanno sempre, quando erano in maggioranza, partecipato e condiviso il percorso. Quindi “nessuno può sostenere che la trattativa sul Mes sia stata condotta segretamente o che sia stato firmato nottetempo. Eppure non si sono fatti scrupolo di diffondere notizie allarmistiche e palesemente false. È stato detto che sarebbe stata prevista la confisca dei conti correnti dei risparmiatori. È stato detto che il Mes avrebbe beneficiato le banche altrui e non le nostre. Invece, non c’è alcun pericolo di automatismo nella valutazione e ristrutturazione del debito. L’Italia ha contribuito al raggiungimento un punto di equilibrio in linea con gli interessi nazionali. Il Mes è una assicurazione di mutuo soccorso contro il rischio di panico finanziario. Va quindi a vantaggio di tutti i Paesi europei”. Insomma: il Mes è utile e ben fatto. E le accuse della Lega sono false, infamanti e vergognose.