Ho contribuito in modo significativo all’elaborazione del Piano Socio Sanitario Regionale: un atto atteso da molti anni, con cui si sono definiti gli indirizzi delle politiche regionali in materia sanitaria. In primo luogo ho ritenuto opportuno promuovere un ampio processo di partecipazione che si è realizzato in circa 50 incontri tematici che hanno coinvolto cittadini, operatori e amministratori locali e che hanno avuto come esito l’elaborazione di documenti e proposte che hanno contribuito all’elaborazione del Piano.
Ho lavorato, sia nel Piano Socio Sanitario che nel Piano degli investimenti, al fine di definire un modello di rete ospedaliera che concili la sostenibilità economica, la diffusione di risposte sul territorio e lo sviluppo di eccellenze per la cura delle alte complessità; ciò attraverso la proposta di attribuire a ciascun presidio una specifica funzione e concentrando le alte complessità in un numero ridotto di aziende ospedaliere.