Il dissesto del Mauriziano

Centinaia di anni di storia, l’impegno e le donazioni profusi da generazioni per consolidare l’Ordine Mauriziano e le sue attività di cura sono andate dissolte nel giro di pochi anni. Sommerso da oltre 400 milioni di perdita, l’Ordine è divenuto incapace di pagare i creditori, decine di imprese e artigiani del territorio. Il Consiglio regionale ha nominato un’apposita Commissione per comprendere cosa fosse successo; in tale Commissione ho svolto il ruolo di relatore di maggioranza.

Ho ricostruito i passaggi attraverso cui la precedente Giunta di centrodestra aveva pianificato una vera e propria bancarotta a danno dell’Ordine e dei suoi creditori, negando per anni i trasferimenti dovuti per le prestazioni sanitarie rese. Il lavoro della Commissione è stato importante ridare onorabilità agli ex amministratori dell’Ordine, anch’essi vittime di questo disegno e per individuare le vere responsabilità nell’azione politica di chi ha escogitato una strada originale per pagare le inefficienze dell’amministrazione regionale di allora con il patrimonio di tanti cittadini piemontesi di oggi e delle generazioni che ci hanno preceduto.

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