SITAF, perché serve il controllo pubblico

Un mio ex collega esperto di trasporti, a proposito di SITAF, mi chiede col solito garbo “Dov’erano questi campioni del neo statalismo, quando nel 2014 sostenevo che Fassino stava sbagliando nel cedere le quote senza fare una gara?”. Risposta: se si vende da soggetto pubblico a soggetto pubblico si può fare senza gara. Ma ANAS, pur controllata dal Ministero, è risultata poi società soggetta alle regole privatistiche. Quindi non si poteva fare. Quindi torniamo a oggi. Io non sono contrario, in generale, a che i privati gestiscano servizi pubblici. Ma a condizione che la concorrenza sia garantita davvero e che la regolazione e il controllo pubblico siano stringenti. Non è il caso delle autostrade, dove finora i concessionari hanno fatto utili da capogiro e manutenzioni discutibili o insufficienti. Insomma, in questo caso mancano le regole e manca una committenza pubblica rigorosa.
A questo si aggiunga la concentrazione ormai monopolistica in capo a un unico soggetto privato dell’intera rete autostradale piemontese e quella oligopolistica delle rete nazionale. Senza contare il fatto che la chiusura del tunnel del Bianco porterà a SITAF maggiori ricavi e quindi molti maggiori utili. Inoltre, la gara potrebbe giustificarsi nella misura in cui un nuovo socio privato potesse ottenere il controllo proprietario. Ma attualmente solo l’attuale socio privato può raggiungere la maggioranza con l’acquisto delle quote del Comune. Quindi non sarebbe vera gara. Ci sono altri argomenti, ma ne ho elencati già abbastanza per spingere la politica a considerare, in questo caso, soluzioni che permettano a soggetti pubblici di acquistare la quota del Comune, garantendo il valore di realizzo già definito.
Insieme a molti altri colleghi - non solo parlamentari - che si sono mossi prima e più di me, possiamo dunque provarci. Anche se non sarà proprio per niente facile. Lo faccio con spirito libero, non essendomi mai acconciato e attovagliato a favore dei vari poteri che intrecciano concessioni, finanza, fondazioni bancarie, controllo dei media, influenza verso la politica. Io di questo sistema ho la nausea. Ed è ora di rimettere la schiena dritta.